Anche quest'anno partecipiamo molto volentieri alla stupenda raccolta di Zorra in occasione della Giornata mondiale del Pane...
E lo facciamo con una ricetta pugliese nota e apprezzata dovunque, di cui non tutti forse conoscono i segreti. Pur non essendo pani in senso stretto, i Taralli bolliti, da noi in Puglia, non possono mancare in un cestino del pane che si rispetti... Perciò li propongp per il cesto di Zorra! ^_^
Eccovi dunque la ricetta di casa mia, ricavata partendo dalle proporzioni degli ingredienti di mia nonna, così come furono annotate da zia Aurora su un foglietto ritrovato da sua figlia Claudia, in un vecchio libro di cucina. Su quel foglietto, manca però il procedimento.... Eggià, le nostre nonne al massimo si appuntavano le dosi, giusto per non incorrere in errori grossolani, mica scrivevano tutto per filo e per segno come facciamo noi...
Il procedimento di certe ricette tradizionali veniva tramandato di generazione in generazione osservando e ripetendo gesti antichi. Tutto qui!
Ingredienti:
500 gr di Farina 00
1 bicchiere di olio extravergine pugliese
1/2 bicchiere di vino bianco secco
4 grossi pizzichi di sale
una piccola punta di Lievito di Birra fresco
Scaldare sia il vino che l'olio e aggiungerli alla farina, al lievito e al sale. Prima il vino, poi piano piano e a poco a poco l'olio. Impastare e lavorare a lungo l'impasto che alla fine deve avere una consistenza soda ma elastica. Se dovesse essere necessario, aggiungere un po' di vino bianco, farlo a poco a poco, continuando ad impastare. Mi raccomando, l'impasto deve essere lavorato con forza e a lungo, altrimenti sarà difficile formare i rotolini. Si può usare l'impastatrice seguedo le modalità che trovate QUI. Fare una palla, coprire a campana (mettere l'impasto sotto una ciotola capovolta) e lasciar riposare per 30 minuti. Trascorso il tempo necessario, tenendo sempre coperto l'impasto, staccarne piccoli pezzi, allungarli con le due mani sulla spianatoia, tagliare e formare i Taralli il più sottili possibile.
In un larga pentola, portare a bollore l'acqua, salarla e aggiungervi un filo d'olio. Appena l'acqua avrà ripreso un bollore leggero, calare i Taralli pochi per volta e scolarli con la schiumarola, appena salgono a galla. Deporli quindi su un vassoio ricoperto da un canovaccio e lasciarli asciugare all'aria almeno 4-5 ore, meglio per una notte. Il giorno dopo infornarli in forno già caldo a 200°-220° fino a doratura. Controllate I Taralli durante la cottura, smuovendoli di tanto in tanto, di modo che la doratura risulti omogenea. Si possono aromatizzare con semi di finocchietto, pepe o peperoncino, oppure fare delle treccine decorate con una mandorla pelata.
In un larga pentola, portare a bollore l'acqua, salarla e aggiungervi un filo d'olio. Appena l'acqua avrà ripreso un bollore leggero, calare i Taralli pochi per volta e scolarli con la schiumarola, appena salgono a galla. Deporli quindi su un vassoio ricoperto da un canovaccio e lasciarli asciugare all'aria almeno 4-5 ore, meglio per una notte. Il giorno dopo infornarli in forno già caldo a 200°-220° fino a doratura. Controllate I Taralli durante la cottura, smuovendoli di tanto in tanto, di modo che la doratura risulti omogenea. Si possono aromatizzare con semi di finocchietto, pepe o peperoncino, oppure fare delle treccine decorate con una mandorla pelata.
Se invece si desiderano alla cipolla, bisognerà impastarli con l'olio in cui si è fatta soffriggere un po' di cipolla.
Generalmente a casa mia li preferiamo semplici, mentre quelli al pepe non possono mancare sulla tavola di Pasqua. Ma questa è un'altra storia...
Buon pane a tutti,
Ornella
Testi ed immagini sono protetti dalla legge sul diritto d'autore n. 633/1941 e successive modifiche.
Copyright 2009-2012© Ornella Ammodomio - All Rights Reserved