sabato 22 giugno 2019

Torta salata con pomodorini multicolore

   Valentina, come tante persone che seguono ammodomio, ha riproposto ilriso alla greca
-Dov'è la novità?- direte voi. Nessuna novità, se non fosse che mi ha colpito una sua frase sul mio conto: "...Ornella, che ha un seguito ed una cassa di risonanza anche molto ampia, sebbene la si sia voluta nel tempo sempre dipingere come di fatto non è...".
Superfluo raccontarvi di quante dicerie sul mio conto (e di Paola) mi siano arrivate all'orecchio nel corso di questi lunghi dieci anni di blog... Inutile anche dare peso alle vere e proprie calunnie circolate di bocca in bocca o addirittura alle offese espresse pubblicamente sui social... (Vedi quella gentilissima signora che sulla sua bacheca facebook mi dava della "stronza" in un suo post pubblico  perché l'avevamo beccata a prendere pari pari la Torta al formaggio della nonna di Paola, non solo per il suo blog, ma  pure per il sito di D di Repubblica! Solo due blogger, che non ho mai ringraziato pubblicamente, invitarono la signora a moderare i termini su Fb: Pinella Orgiana e Pasqualina Filisdeo. Grazie di cuore, ragazze. Siete speciali.


E' innegabile che ad un certo tipo di blogger diamo parecchio fastidio perché non siamo "accomodanti": diciamo ciò che pensiamo senza farci intimorire. Al contrario di tantissimi non abbiamo nulla da perdere... Per noi il blog, e di conseguenza la cucina, sono pura passione. Non abbiamo "orticelli" da difendere, non abbiamo interessi nel food; non siamo cuoche o pasticcere; non facciamo catering o home restaurant abusivi; non teniamo i tanto redditizi corsi di cucina; non vogliamo neppure vendere libri. Tutti i rapporti con persone che contano davvero nel mondo del food - un nome su tutti, quello di Anna Prandoni- che via via nel corso degli anni abbiamo avuto la fortuna di stringere e consolidare e dai quali abbiamo ricevuto tante gratificazioni, sono basati sulla stima, rispetto e affetto reciproco. Quello che conta davvero nei rapporti umani, sia reali che virtuali,  è appunto la reciprocità, non la sudditanza ad una leadership basata sulle menzogne e sulla fuffa, in nome di un concetto del "fare rete" fondato sul nulla cosmico. Epperò la frase di Valentina mi ha fatto riflettere sul modo nel quale io stessa mi propongo. 
Se è vero che  a volte insorgo con una certa veemenza quando mi si stupra la cucina pugliese, lo faccio sempre con molta, moltissima ironia che probabilmente, per mio demerito, non tutti riescono a cogliere. Se leggo, per dire, che fare le orecchiette è facile, che basta fare PALLINE di d'impasto e poi trascinarle sulla spianatoia con la PUNTA arrotondata di un coltello, un po' mi girano eh... Se penso che per arrivare ad un risultato appena decente ci ho messo anni e anni, mi sale la carogna. :D :D :D 
E sebbene ripeta a me stessa come un mantra che devo tacere perché in fondo è peggio per loro se sono costrette a fotografare, pubblicare e  poi mangiare un piatto di orecchiette di quelle vendute sottovuoto nei supermercati, una "parolina" mi scappa quasi sempre. So' fatta a modo mio.. A 'na certa età i freni inibitori si allentano... E' una scelta di libertà, abbiate pazienza con me. Però non mordo, sono un'attempata pacifica signora a cui piace cucinare, con una vita normale, una famiglia normale e non ho cadaveri né scheletri nell'armadio.Non affannatevi a cercare segreti da scoprire:non ne ho. Non sono un'odiatrice seriale, né un troll o un fake (esisto eh...qualcuno di voi mi conosce di persona), e neppure una serial killer. Odio la violenza, reale e virtuale, in ogni sua forma.
 Mi piace molto scoprire storie e leggende sulla cucina tradizionale; mi diverte scrivere di cibo e lo faccio sempre dopo aver approfondito l'argomento del quale tratto. Senza la presunzione di insegnare niente a nessuno, anzi con la massima disponibilità ad imparare da chiunque, ma con la consapevolezza di chi si avvicina ad un tema, la cucina e la sua storia, che merita il massimo del rispetto.
Quando un gruppetto di blogger autoreferenziali (se la cantano e se la suonano tra loro e loro) per un giochino del kaiser decise di pubblicare decine e decine di improbabili versioni di Tiella alla barese, non ce la feci proprio ad ignorare la cosa. A dirla tutta, non ho mai riso tanto a leggere le stupidaggini colossali spacciate per verità assolute. Mai mi sono divertita tanto a rispondere a veri e propri attacchi personali, a offese gratuite, agli 
insulti, alle calunnie... Ho passato giorni e giorni a ridere fino ad avere mal di pancia. 
Via via, nel corso degli anni, da quel gruppetto tante blogger ne sono uscite con le "ossa rotte" e, nonostante la paura di venire bullizzate, mi hanno raccontato tante cose alle quali, tacendo per il loro bene, non ho mai dato troppa importanza. Eclatante ed allo stesso tempo comica la storiella che all'epoca io fossi arrivata al punto di MINACCIARE DI MORTE chi aveva osato "toccare" la Tiella. Insomma mi si dipingeva come un soggetto tanto pericoloso da dover allertare la POLIZIA POSTALE e mettermi alle calcagna gli INVESTIGATORI PRIVATI! Cioè vi rendete conto??? Ma secondo voi la polizia postale non  ha altro di meglio da fare e di più serio soprattutto??? Posso ridere di gusto??? Fossi stata davvero una psicopatica del genere, dovrei stare in galera o ricoverata in una clinica psichiatrica.
Detto questo, non ce l'ho con chi, per difende re il suo presunto potere basato sulle fandonie, diffonde tali scempiaggini sul mio conto: non è degno neppure di un minuto del mio tempo. Mi domando però come cappero abbiano fatto persone dotate di un minimo di buon senso a credere che io abbia potuto minacciare di morte qualcuno per una tiella di RISO, PATATE E COZZE! Ci sarebbe da scrivere un romanzo... Potrebbe essere uno spunto per un giallo di Gabriella Genisi. A proposito, a Gennaio tornerà sugli scaffali "Lolitanostra". Gòngolo!!!
Vabbè, tutta questa lunga premessa per dire che trovo Valentina De Felice una ragazza in gamba, spiritosa, bravissima in cucina, con tanta voglia di fare bene, intelligente ed ironica. Con lei non c'è stato alcun bisogno di tante parole, se non lo scambio di commenti pubblici sotto le ricette di amiche comuni, per trovare un'intesa immediata, spontanea, senza secondi, terzi e quarti fini. E mi auguro vivamente non abbia creduto neppure per un momento a tutte le stupidaggini raccontate su di me e su Paola, da alcune nostre vecchie conoscenze di forum. Tutto è partito da là... Dalla competizione malsana di taluni, dalle menzogne, dalle ipocrisie delle false amiche, dalle piccole invidie di donne piccole piccole; da persone frustrate alla ricerca di notorietà e forse con la speranza di far affari; dall'attitudine spiccata di alcuni a creare decine di personaggi con account fasulli per accreditarsi e contemporaneamente per screditare chi non stava al gioco. Pamela Prati e le sue sodali non hanno inventato niente! Di Marck Caltagirone ne giravano a frotte sul forum de La Cucina Italiana oltre dieci anni fa e chissà quanti  ce ne sono ancora su Facebook con l'intento di avvalorare scemenze, prendendo in giro i creduloni. 
Ci avevano promesso di farci terra bruciata attorno; di farci sparire dal web... Una signora molto nota arrivò a scrivermi in chat:"Attenta, se solo volessi ci metterei un attimo a metterti tutto il forum contro". 
Ebbene, noi oggi dopo oltre dieci lunghi anni cantiamo a squarciagola:" e siamo ancora qua.. e già... e già..." Fatevene una ragione. Continueremo a dire e a fare tutto quello che ci piace alla faccia di chi ci vuole male.Tié!
Vabbè, quella frase di Valentina  dopo anni e anni mi ha fatto vuotare il sacco anche se non completamente... E non avendo nulla da temere, l'ho fatto pubblicamente, come sempre, e non in chat privatissime che poi in realtà, proprio come i copia/incolla, viaggiano tra gli account alla velocità della luce.
Per concludere un consiglio ve lo voglio regalare: non scrivete mai su internet, né in pubblico né in privato cose che non siete disposte a sostenere a viso aperto con i diretti interessati e delle quali vi potreste/dovreste vergognare. Prima o poi tutto viene a galla e ci fate una pessima figura, senza contare eventuali conseguenze molto più serie.

Emmò vi lascio la ricettuzza. 
Ho preso spunto da questa ricetta qui. Epperò ho usato una sfoglia pronta senza grassi, comprata in un impeto salutista, e che giaceva in freezer da troppo tempo. Per la farcia invece ho messo ricotta e mousse philadephia.

 Torta salata con pomodorini multicolore



Ingredienti per una tortiera da 28 cm di diametro:
Un rotolo di pasta sfoglia senza grassi
350 gr circa di ricotta
1 barattolino di mousse Philadelphia
2 uova
250 gr di pomodorini multicolore
un filo d'olio extravergine
sale, pepe e origano q.b.
qualche foglia di rucola selvatica e di basilico
uno spicchio di aglio( se vi piace)

Stendete la pasta sfoglia in una teglia foderata di carta forno e preparate il ripieno mescolando la ricotta con le uova e il formaggio cremoso. Aggiungete un pizzico di pepe nero e niente sale. Riempite la sfoglia con la farcia e infornate a 210 gradi C fino a doratura. A cottura ultimata, lasciate intiepidire e mettete in frigo. Tagliate i pomodorini a metà, conditeli con un filo d'olio, pochissimo sale, origano, basilico e uno spicchio di aglio. Solo prima di servire, togliete lo spicchio di aglio e coprite interamente la torta salata con i pomodorini ben freddi. Completate con qualche fogliolina di rucola e portate in tavola.





A casa mia è piaciuta moltissimo!

Alla prossima,
Ornella

Testi e immagini sono protetti dalla legge sul diritto d'autore n. 633/1941 e successive modifiche.                                                                                                                                                difiche.

giovedì 9 maggio 2019

Torta di mele caramellate|Ricetta della mamma di Fabiola

Di tanto in tanto mi scappa un post...

L'altro giorno mi ha chiamato un'amica.
"Ciao, Ornella. Che ne pensi di un passato di verdure con patate, cucinato l'altra sera e tenuto in frigo? E' mangiabile oggi? Non è che la patata lessa sviluppa sostanze tossiche? Butto via tutto senza scrupoli?"
La patata lessa sviluppa sostanze tossiche??? O.o

Leggo in un romanzo di un famoso scrittore pugliese:" La tiella di riso patate e cozze è un piatto simile alla paella valenciana, anche se qualsiasi barese direbbe che è molto più buona. Si prepara sovrapponendo in casseruola - la tiella appunto - strati di riso, di cozze, di patate, di zucchine, pomodori freschi a pezzi, acqua di lavaggio delle cozze, utilizzando un condimento di olio, pepe, cipolle tritate e prezzemolo anch’esso tritato. Il tutto va tenuto in forno per una cinquantina di minuti e il risultato non è affatto garantito, se non si è baresi da almeno quattro generazioni."
Acqua di lavaggio delle cozze??? O.o

In un gruppo Fb una ragazza chiede aiuto perché ha in forno una torta di mele che dopo 40 minuti a 180 gradi è ancora cruda...

Le risposte ad capocchiam si sprecano, senza neppure  che sia stata pubblicata la ricetta. La ragazza dice soltanto che ha usato farina integrale e che sta cuocendo la torta in forno ventilato.
"Troppi liquidi" sentenzia la maggioranza. 
Troppi liquidi de che, se non sapete quanti ne prevede la ricetta??? O.o
"E' il ventilato!" Dicono in molte... "Con i lievitati si usa lo statico".
 I lievitati??? O.o
La differenza tra i prodotti da forno, i vari tipi di lievito e come agiscono la conoscete??? 
L'affermazione che però mi lascia davvero basita è quella di una persona che si occupa di food&wine, forse per lavoro o forse no ( non la conosco), che alla mia "la farina integrale assorbe più liquidi", mi risponde testualmente :"a dire il vero è il contrario". Eeeehhhhh...??? Stai scherzando??? O.o
Quando finalmente la ragazza pubblica la ricetta è facile capire ( la mia maestra me lo dice al volo) che non è la sproporzione tra polveri e liquidi o il forno ventilato il problema, ma che l'impasto, essendo fatto con tutta farina integrale è pesante! Per non parlare del sapore, ché solo a leggere la ricetta s'intuisce benissimo: acidulo, poco dolce, con pochi grassi.
Quante volte, dunque, ci imbattiamo nelle "false credenze" , in affermazioni del tutto prive di fondamento spacciate per verità assolute con sicumera, o in errori dovuti ad un uso scorretto di un vocabolo culinario, che possono essere persino dannosi per la salute? Quando mi viene un dubbio, oppure me lo fanno venire, io che faccio?
 In prima battuta mi confronto con Paola Lazzari della quale mi fido ciecamente ( lei le sa tutte! :D ) e poi cerco - e trovo, quasi sempre-  conferma da Lui. Ha un modo di spiegare cose difficilissime in maniera semplice che è una dote di pochi. Inoltre possiede quella autorevolezza frutto di anni di studio e di approfondimenti sul campo che difficilmente si trova in rete.
Quindi, quando vi fate un certo tipo di domande, andate su Google, digitate  Dario Bressanini seguito dal vostro interrogativo. Quasi sempre troverete una risposta più che esauriente, oppure seguitelo su Instagram o su YouTube. Mi ringrazierete, spero.

Dopo tutta questa premessa, vi lascio la ricetta di una torta di mele fa-ci-lis-si-ma che quest'anno ho preparato molto spesso. La ricetta gira sul web da tempo, ma la mia amica Fabiola mi ha confermato che era la ricetta preferita da sua mamma. Dunque per me, è la torta di mele della mamma di Fabiola. e chiacchiere non ce ne vogliono!

Torta di mele caramellate

Ingredienti per uno stampo da 26 cm di diametro:
300 gr di farina 00
3 uova di grandezza media
250 gr di zucchero superfino tipo Zefiro
1/2 bicchiere di latte
1/2 bicchiere di olio ( io uso extravergine)
1 bustina di lievito per dolci
2 mele di grandezza medio-piccola oppure una sola grande  ( preferisco le renette e ne uso una sola per il fondo) *
poca buccia di limone grattugiata
 burro e zucchero di canna per lo stampo q.b.




Con una frusta  a mano sbattere le uova con lo zucchero. Aggiungere mezzo bicchiere di latte e mezzo di olio extravergine, quindi, continuando a mescolare, unire la farina 00 setacciata insieme ad una bustina di lievito per dolci e poca scorza grattugiata di limone. A questo punto (se vi piace) aggiungere una mela tagliata a cubetti piccoli.  
*Io ne metto meno di una intera perché fodero prima ben bene il fondo del tegame e poi mescolo all'impasto solo i pezzi in più. Voi regolatevi a piacere.
Imburrare uno stampo, cospargerlo con zucchero di canna e foderare il fondo con fettine sottili di una mela privata del torsolo e della buccia. Infornare a 180 gradi per 40 minuti. A cottura ultimata, lasciar appena appena intiepidire la torta prima di rivoltarla su un piatto da portata.

Forno statico o ventilato? In genere se si utilizza il forno ventilato si dovrebbe diminuire la temperatura di 20 gradi. In questo genere di dolci, come nelle crostate o nei biscotti, con e senza agente lievitante, è ininfluente. Al limite cuocerà un poco prima. E che sarà mai?
 Diverso sarebbe se si trattasse di un dolce tipo Pan di Spagna. Vi siete chiesti come mai "lieviti ugualmente" anche SENZA lievito?  E la pasta bignè??? ^_^ In questo tipo di dolci se sbagliate la tecnica e la cottura siete fregati! Poi non dite che è colpa delle ricette sbagliate!!! 
-Si possono usare le pere al posto delle mele?-
- Certamente sì-
-Si può profumare con cannella o vaniglia?-
-Sì, se vi piacciono-
- Si può usare zucchero di canna anche nell'impasto?-
-Sì.Ne esiste in commercio uno supefino che è ottimo. E soprattutto se siete convinti che lo zucchero di canna sia più salutare dello zucchero bianco. Non è vero! :D Consultate bressanini che vi stupirà-
Potete anche aggiungere qualche pezzetto di cioccolato fondente dell'uovo di Pasqua avanzato.

Questi dolci sono torte di casa semplici, non c'è bisogno di complicarsi la vita per portare in tavola un dolcetto buono e genuino. A patto che sia buono davvero.

Buona giornata a tutti,

Ornella

magini sono protetti dalla legge sul diritto d'autore n. 633/1941 e successive modifiche.



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